SAGGI CONSIGLI

ConsigliA che serve farsi dare consigli se poi tanto fai di testa tua? E dire che sono consigli qualificati, a volte. Di quell’amico o quella amica che ti conosce, di cui ti fidi. E che raffigura bene la realtà. Oppure, del tuo neurone, ancora, buono. A che serve fraternizzare con quella parte di te che è lucida e saggia e che sa? Tanto non la senti. La ascolti, ma non la segui. Perché se vuoi -o non vuoi- una cosa, metti la mano sulla leva del freno. E poi col piede premi a tavoletta sull’acceleratore… Non c’è limite di velocità, spessore di muro, timor di schianti, che tenga.

A che serve sapere molto di ciò che sarebbe meglio fare o tentare, se poi si è stolti? Magari basterebbe solo imparare a dirsi qualche NO, ogni tanto. Non dovrebbe essere così difficile. Sono solo due lettere, n ed o. Ci sono alcuni cui la saggezza serve solo per alimentare, poi, i sensi di colpa. Perché l’inconsapevolezza può essere un’attenuante, la consapevolezza solo un’aggravante. 

Sarebbe bello essere intelligenti, sensibili, profondi, intuitivi, avere anima e cervello. Ed essendolo, che tutto questo servisse a qualcosa. Magari, se non proprio alla felicità perdurante, almeno a qualcosa; per esempio, a fare le cose giuste, o “ragionevolmente” considerabili come tali, almeno, ogni tanto.. Sarebbe bello 

Basilio Milatos © Riproduzione riservata

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